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domenica 14 agosto 2011

TREKKING SUL SENTIERO DEL MEDITERRANEO: SAPORI ANTICHI…



Per un maratoneta appassionato di trekking la cosa non poteva passare inosservata lo scorso anno: che ci fanno tanti trekker, completi di scarponcini, zaini e bastoni alle 8,00 di mattina  sulla spiaggia di Lentiscelle a Marina di Camerota (SA) in pieno Cilento?

E così ho scoperto l’esistenza del Sentiero del Mediterraneo, percorso che dalla spiaggia di Lentiscelle arriva al tanto rinomato e spettacolare Porto Infreschi toccando lungo il sentiero le cale presenti lungo il tratto di costa da poco diventata Area Marina Protetta, denominata “Costa degli Infreschi e della Masseta”.

Il sentiero è stato ufficialmente inaugurato nel 2010, ma lungo il tragitto ho potuto ammirare ciò che la civiltà contadina e rurale di un tempo ha lasciato ai posteri: pozzi in pietra grezza, abbeveratoi per i greggi, forni per la cottura delle pietre per la fabbricazione del “cemento”, ruderi di case e ricoveri , torri costiere, il tutto immerso tra la lussureggiante vegetazione mediterranea ed il mare cristallino ed incontaminato.

Il tutto rientra nel Parco del Cilento e del vallo di Diano, è uno dei circa 136 sentieri censiti.

Insieme ai fratelli Giuseppe e Giantonio Tripari, sotto mia iniziativa ed insistenza sulla esistenza del percorso sconosciuto ancora a tanti, abbiamo concordato di dedicare la mattinata al trekking , e così siamo partiti alle 7,00 da S.Giovanni a Piro (SA) per raggiungere in auto la spiaggia di Lentiscelle  ed iniziare la passeggiata.
Tre maratoneti che decidono di allenarsi con il trekking, breve ma sostanzioso.

In effetti le guide ufficiali indicano una difficoltà medio bassa del percorso con un tempo di percorrenza di 2h/2h30 solo andata: abbiamo impiegato 1h15 di buon passo comprese le soste per le foto e per osservare alcuni particolari che ci incuriosivano, come le orme di cinghiali presenti nel territorio che hanno suscitato al momento quel poco di ansia adatta al tipo di escursione.

Un po’ di adrenalina non guasta per rendere l’avventura più gratificante ed emozionante al racconto.

Ma, a parte una biscia e qualche mosca, non abbiamo incontrato nessun altro animale , nemmeno di genere umano.

Il primo tratto del sentiero, tutto in salita, è molto ampio, circondato da uliveti con alberi secolari e con i caratteristici muretti a secco che delimitano i campi.

Il percorso è  segnalato da cartelli e pietre con i colori internazionali dei percorsi escursionistici e si caratterizza per l'alternarsi di tratti in salita ed in discesa, ai quali, per una parte del percorso, si può ovviare percorrendo il greto di un torrente.

Quasi verso l’arrivo si erge in lontananza Punta Infreschi, sormontata dalla bellissima Torre del Frontone e che sovrasta il Porto Infreschi, un ampia insenatura protetta dal vento e con acque limpide e particolarmente fredde per la presenza di una sorgente sotterranea che sgorga direttamente sotto il mare.

Ma dopo tanta fatica potevo non fare il bagno?
Effettivamente era molto fredda!!!

Lungo il percorso , al ritorno , abbiamo potuto ammirare  le cale e le insenature di incomparabile bellezza: Cala Bianca, Cala Fortuna e  la spiaggetta di Pozzallo.

Stesso tempo dell’andata, un minuto in meno, 1h14 con breve sosta alla spiaggia di Pozzallo e con la promessa e la sfida di rifare l’esperienza sullo stesso percorso in meno di 1h.

Chi vuole partecipare è ben accetto, aspettiamo conferme.