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venerdì 3 giugno 2011

RIFLESSOLOGIA PLANTARE


Le origini della riflessologia plantare risalgono a 5000 anni fa, in Cina e si trova traccia di questa pratica medica in pitture egizie risalenti al 3000 a.C., che illustra come i piedi venissero massaggiati con un metodo ben preciso. Anche tribù egli Indiani d'America e tribù primitive africane utilizzavano una forma di riflessologia.

Trova una sua collocazione scientifica agli inizi del 1900 ad opera di un medico americano W. Fitzgerald che ne codificò le prime corrispondenze di carattere anatomico.

 Fu lui che divise il corpo in 10 segmenti longitudinali che si accoppiavano opportunamente al numero delle dita delle mani e dei piedi.

Successivamente, dopo molte sperimentazioni in America ed in Europa, si definì una mappa delle zone riflesse.

Contrariamente a come si agisce normalmente, cioè curare la parte "malata", la riflessologia plantare agisce su punti specifici del piede, punti riflessi di organi e apparati del nostro corpo.

La mappa delle zone riflesse della pianta dei piedi ci indica con precisione i punti riflessi dei nostri organi, dove il terapeuta riflessologo, con manovre precise e mirate, agisce opportunamente per ristabilire il corretto equilibrio energetico funzionale.

Sulle piante dei piedi sono situate, in effetti, migliaia di terminazioni nervose e, secondo la medicina cinese, anche le terminazioni di molti meridiani energetici.

Massaggiando queste zone riflesse si provocherebbe la riarmonizzazione funzionale dell'organo o della parte del corpo corrispondente. 



Naturalmente il massaggio plantare non ha solo lo scopo di agire su una parte del corpo o su un singolo disturbo, ma sblocca e stimola la circolazione dell'energia vitale, provocando una generale rivitalizzazione dell'organismo; tutte le risorse interne verranno allora coinvolte in un naturale processo di autoguarigione.

 Il campo di applicazione della riflessologia è piuttosto ampio e comprende, ad esempio, molti disturbi comuni come dolori articolari, mal di schiena, artrosi cervicali, lombalgie e sciatalgie, emicranie, problemi digestivi e mestruali, stress e stati di tensione, allergie e disfunzioni ormonali.

Si tratta di una tecnica semplice e non invasiva in grado di contribuire alla cura e alla prevenzione dei più comuni disturbi e al mantenimento di una buona condizione generale di salute.

La tecnica della riflessologia plantare non costituisce soltanto un utile mezzo terapeutico, ma si rivela anche un metodo diagnostico; infatti, tramite la pressione delle varie zone del piede, possono evidenziarsi delle zone doloranti, che spesso denunciano un disturbo negli organi corrispondenti secondo la mappa riflessologica.

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